La chiesa dedicata a San Francesco, ubicata nella via omonima n. 9, è parte integrante del "Complesso Monumentale San Francesco". Fu edificata nel sec. XIII su una preesistente chiesetta - in località Ponticeto - e dedicata a San Giovanni Battista. Detta chiesetta si ritrova menzionata in una pergamena del 24 gennaio 1177, concernente la locazione enfiteutica di un vigneto, sito a Tramonti, nel casale Corsano, appartenente alla medesima chiesa che, in quell'anno, era retta dall'abate don Giovanni Rufolo, in seguito vescovo di Ravello.
Della struttura originaria del sec. XIII rimangono solo il transetto e l'abside a scarsella. La navata, coperta con volta a botte lunettatta, risale al sec. XVIII.
Sulla cantoria è installato un pregevole organo a canne, ricostruito e ricomposto nel 1909, anche con materiale del vecchio organo del `700 (per il restauro dell'organo si è in attesa di sponsor o benefattori...). Gli affreschi decorativi della relativa campata ricoprivano tutte le volte della chiesa, prima del sisma del 1980.
Sotto l'altare maggiore è custodita l'urna con il corpo del Beato Bonaventura da Potenza, morto a Ravello nel 1711 e dichiarato Beato nel 1775 dal Papa Pio VI. Nella stessa chiesa riposano anche le spoglie del Servo di Dio Padre Donato Antonio del Quercio di Caposele, morto in gran fama di santità (+ 1774) e dei benemeriti fratelli fra Antonio e Padre Bonaventura Mansi, dei Frati Minori Conventuali.
La chiesa San Francesco è disponibile per la celebrazione di matrimoni e prime comunioni. Vi si tengono anche concerti di musica sacra. Per conoscere lo svolgimento delle varie funzioni e messe servirsi dei numeri telefonici: 089/857727 - 089/857060.
Nato a Londra il 9 marzo 1896 da Bonaventura e Maria Michela Mansi, ravellesi emigrati nel Regno Unito. A 9 anni, ritornati i genitori in patria, anch'egli giunse a Ravello, dove crebbe buono e pio, preparandosi, nella preghiera, alla chiamata del Signore. Dopo i 13 anni, nel giorno di Sant'Antonio del 1909, vestì l'abito religioso nella chiesa di S.Francesco a Ravello. Quindi passò nei conventi di Bagnoregio ed Assisi ove, presso la tomba del Serafico Padre, compì il noviziato ed emise la professione religiosa il 4 ottobre 1914; poi a Montottone, dove studiò filosofia, e a Roma, al Collegio Internazionale di Via S. Teodoro, dove ebbe come compagno il giovane polacco S.Massimiliano Kolbe, con il quale fondò la «Milizia dell'Immacolata» (1917). Colpito dall'epidemia spagnola, si coricò il 23 ottobre del 1918, quarto giorno degli annuali Esercizi Spirituali, e il 31, alle ore 9, passando dalla preghiera ad una breve agonia, spirò all'età di anni 22, mesi 4 e 22 giorni. Aveva emesso la professione solenne il 19 marzo e ricevuto l'accolitato il 10 maggio dello stesso anno. I funerali furono celebrati nella cappella del collegio e fu sepolto al Campo Verano nella tomba dei confratelli. Sabato pomeriggio, 4 luglio 2004, i resti mortali sono stati trasferiti al cimitero di Ravello e da qui ricomposti nella chiesa di S.Francesco, proprio «Dinanzi alla mirifica arca dei tuoi portenti» del B. Bonaventura.
Nato a Londra da genitori ravellesi il 21 novembre 1900, ritornò a Ravello ancora bambino e fu ricevuto all'Ordine nel patrio convento, il 26 ottobre 1915, sei anni dopo il fratello Antonio. Novizio in Assisi (1919-20) con P. Giuseppe Jachetti (+ 1945), emise la professione religiosa e vi compì gli studi filosofici, poi a Roma per la teologia, e vi restò fino al 1923. Ordinato sacerdote ad Aversa (1924) vi sarà come rettore dei chierici, guardiano e professore di musica nel locale seminario diocesano (1928-31). Chiamato a Roma venne assegnato come rettore del Collegio Missionario presso la Vigna Antoniana (1931-35), poi ad Assisi come rettore dei probandi (1935-37) e Custode del Sacro Convento (1937-45), quando curò i restauri della Basilica e riuscì a preservare la città serafica dagli orrori della guerra. Segretario e assistente generale (1948-50), Procuratore e Vicario Generale dell'Ordine (1950-54), Ministro Provinciale di Napoli (1955-64), fino alla morte avvenuta a Napoli, nell'Ospedale Ascalesi, alle ore 17.15 per asma cronica bronchiale il 25 novembre 1964. Di carattere volitivo e tenace, intelligenza aperta e profonda, in ogni campo lasciò i segni della sua opera infaticabile e costruttiva. Dopo i funerali, celebrati nella basilica di S. Lorenzo Maggiore di Napoli, la salma fu portata al cimitero di Ravello e, poi, riposta nella chiesa conventuale ravellese. Nel 2004, in occasione del 40° della sua morte, si è provveduto per la comune tumulazione, nella stessa chiesa, insieme con il fratello maggiore Antonio.